Discussione delle licenze Creative Commons

[Andrea Glorioso <sama AT miu-ft.org>]

>>>>> "creatives" == creatives  <creatives AT attivista.com> writes:

    > Condivido comunque la  prudenza e la  necessità di  chiarire per
    > bene  le cose affinchè non   si creino spiacevoli inconvenienti.
    > Non tanto perchè si può  incappare in problemi legali (questo mi
    > pare improbabile, a meno  che non ci  si imbatta in qualcuno che
    > HA INTENZIONE DI CREARLI,  ma veramente mi  chiedo a cosa questo
    > eventuale qualcuno possa  appigliarsi) ma affinchè l'immagine di
    > creativecommons.org  delle  creative  commons stesse   non siano
    > inficiate.

Il problema  dell'immagine  e` tutto sommato  secondario.  Il problema
legale  e`, a mio parere, molto  piu`  importante (anche se ovviamente
meno visibile).

Non tutto il mondo e`  cosi` entusiasta del progetto Creative Commons:
esistono interessi stratificati da lungo  tempo e, proprio per questo,
*potenti*, che non aspettano altro che un passo falso.

Cambiando  lievemente ambito, il caso SCO  e`  esemplificativo.  Se il
progetto  Linux avesse adottato da subito  dei criteri piu` stringenti
nella   selezione dei contributi (come il   progetto GNU  fa da tempo,
venendo     per questo     criticato   di "formalismo",    "lentezza",
"verticismo", etc, etc, ne` piu` ne` meno di  quanto avviene su questa
lista verso  altri  obbiettivi)  probabilmente il mondo   del Software
Libero si sarebbe risparmiato dei costi umani e materiali non da poco.

Trovo corretto   procedere con  i  piedi di  piombo,  quando c'e`  una
possibilita` anche solo  remota di ingenerare danni  sul medio e lungo
periodo.  La sensibilita` necessaria  a capire cosa possa generare  un
danno sul  medio e   lungo periodo e`   qualcosa che  si  apprende con
l'esperienza.

Ciao,

--
Andrea Glorioso             sama AT miu-ft.org         +39 333 820 5723
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